lunedì 14 aprile 2008

Scrutatrice

All'alba delle 18.30 è terminata questa esperienza da scrutatrice. Non la prima, nemmeno l'ultima spero. Da quando ho iniziato un bel po' d'anni or sono, mi ha sempre fatto un certo effetto il pensare di essere parte di quella macchina organizzativa quali sono i seggi elettorali: da loro dipende la correttezza dei dati finali. Ma anche i due giorni precedenti, la preparazione del seggio e delle schede il sabato, l'aspettare gli elettori la domenica e il lunedì, fa parte di un mondo che finchè non lo provi non lo puoi capire. Ci si sente tutti uniti, con i casi strani e le ore di monotonia. Le percentuali dei votanti per passare il tempo, e i mille conteggi per far tornare i conti. Un mondo di burocrazia e infiniti dettagli, che mi piace scoprire di volta in volta: dai registri alle buste. E poi la tensione del conteggio: con i rappresentanti di lista che ti mettono il fiato sul collo, per non parlare dei messi comunali. Con la paura di sbagliare qualche conteggio, ricontrollare affinchè tutto torni. E poi, quando tutto è chiuso nelle buste pronte per il comune, ci si saluta e si torna a casa: stanchi morti, in attesa di vedere i risultati finali, consapevole del fatto che lì in mezzo c'è anche quella scheda che ho contato io!

Paola

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